Sarebbero più di duecento, secondo
alcuni testimoni almeno 280, i bambini tra gli 8 e i 15 anni
rapiti ieri durante un'incursione in una scuola nel nord-ovest
della Nigeria, hanno dichiarato un insegnante e i residenti
locali, in quello che è uno dei più grandi rapimenti di massa
del Paese. I rapimenti a scopo di estorsione sono comuni nel
Paese più popoloso dell'Africa, dove in passato bande criminali
pesantemente armate hanno preso di mira istituti scolastici,
soprattutto nel nord-ovest, anche se di recente questi attacchi
si sono attenuati.
I funzionari del governo locale dello Stato di Kaduna hanno
confermato l'attacco alla scuola di Kuriga, ma non hanno fornito
cifre, poiché stavano ancora cercando di capire quanti bambini
fossero stati rapiti. Almeno una persona è stata uccisa durante
l'attacco, hanno detto i residenti locali.
Sani Abdullahi, uno degli insegnanti della scuola GSS Kuriga,
nel distretto di Chikun, ha detto che il personale è riuscito a
fuggire con molti studenti quando gli uomini armati hanno
attaccato l'edificio ieri mattina sparando colpi di pistola in
aria.
La vicenda illustra la complessa sfida alla sicurezza che sta
affrontando il presidente Bola Ahmed Tinubu, che dopo il suo
insediamento a maggio ha promesso di rendere la Nigeria più
sicura e di portare più investimenti stranieri. Il rapimento di
giovedì arriva anche quasi dieci anni dopo che i jihadisti di
Boko Haram scatenarono l'indignazione internazionale rapendo più
di 250 studentesse da Chibok, nel nord-est della Nigeria. Alcune
di quelle ragazze sono ancora disperse.
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