"Il Pride dovrebbe essere una festa
per tutti, l'occasione per un dialogo sui diritti civili, e non
avere una connotazione ideologica. Non potevo dare il patrocinio
a chi rivendica una condotta (l'utero in affitto) che è
considerata reato nel nostro Paese". Così il presidente della
Regione Lazio, Francesco Rocca, a Non Stop News, su RTL 102.5, a
proposito della decisione della Regione di revocare il
patrocinio al Pride di Roma.
"Ieri nel primo pomeriggio - ha spiegato Rocca - ho letto
un'agenzia di Mario Colamarino, presidente del Circolo Mario
Mieli e portavoce del Roma Pride, che accostava il mio
patrocinio all'utero in affitto. Questo è quanto di più distante
ci sia dalla mia sensibilità. Nella concessione del patrocino,
peraltro, c'era chiaramente scritto e indicato di evitare
comportamenti che potessero ledere la sensibilità altrui.
L'utero in affitto significa sfruttamento delle donne più
povere, del corpo della donna. Io sono profondamente contrario.
Si tratta di un reato nel nostro Paese. È un'occasione persa,
perché il patrocinio era stato dato in perfetta buona fede".
"La provocazione del Circolo Mario Mieli - prosegue il
presidente del Lazio - è inutile e dimostra quanto siano
politicizzati. La Regione non dà il patrocinio al Pd o a FdI:
insomma, non dà il patrocinio a eventi politicizzati".
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