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Papa, sì, faccio politica, quella del Vangelo

Papa, sì, faccio politica, quella del Vangelo

In uscita in Argentina nuovo libro giornalisti Ambrogetti-Rubin

ROMA, 26 febbraio 2023, 09:03

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Sì, faccio politica. Perché tutti devono fare politica. Il popolo cristiano deve fare politica.
    Quando leggiamo ciò che disse Gesù, vediamo che era coinvolto nella politica. E cos'è la politica? Uno stile di vita per la polis, per la città. Quello che non faccio io, né dovrebbe fare la Chiesa, è la politica dei partiti. Ma il Vangelo ha una dimensione politica, che è quella di convertire la mentalità sociale, anche religiosa, delle persone". Lo afferma papa Francesco in un passaggio del nuovo libro "El pastor" (Il pastore), in uscita in Argentina a firma dei giornalisti Francesca Ambrogetti e Sergio Rubin.
    Il Pontefice risponde così a chi lo accusa di fare politica, o, per dirla diversamente, di politicizzare il Vangelo. Con il nuovo volume, Francesca Ambrogetti, ex responsabile dell'ANSA in Argentina, e Sergio Rubin, del quotidiano El Clarin, tornano sulla figura di Jorge Mario Bergoglio a distanza di tempo da "Il gesuita", scritto nel 2010 quand'era arcivescovo di Buenos Aires e diventato bestseller mondiale nel 2013 con l'elezione a Papa.
    "Il mio programma di governo è quello di eseguire quanto dichiarato dai cardinali nelle congregazioni generali alla vigilia del conclave", e quindi rivitalizzare l'annuncio del Vangelo, ridurre il centralismo vaticano, bandire la pedofilia..."E combattere la corruzione economica... Chiedo scusa se qualcuno non si è reso conto di come sarebbe andata a finire", spiega il Papa nel testo, che l'ANSA è in grado di anticipare. A proposito delle sue critiche al capitalismo, "preciso anzitutto che tutto ciò che dico è nella Dottrina sociale della Chiesa", premette. "Non condanno il capitalismo.
    Né sono contro il mercato, ma favorevole a quella che Giovanni Paolo II ha definito 'economia sociale di mercato'". Poi "mi concentro preferenzialmente sui poveri perché è quello che ha fatto Gesù e quello che dice il Vangelo". E "quello su cui penso possiamo essere tutti d'accordo è che la concentrazione della ricchezza e la disuguaglianza sono aumentate. E che ci sono molte persone che muoiono di fame".
    La ricchezza, insomma, "deve essere sempre partecipativa. Se si chiude su se stessa, fa male, o almeno è sterile, non è feconda".
   

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