In Italia solo lo 0,4% dei
cittadini (185.500) ha depositato le disposizioni anticipate di
trattamento dall'entrata in vigore della legge il 31 gennaio
2018. Un vuoto, secondo l'Associazione Luca Coscioni che ha
condotto un'indagine su 6.500 Comuni, determinato dalla mancanza
di conoscenza dello strumento. In Lombardia ad esempio ha
depositato presso il proprio Comune le Dat solo un abitante su
200, si tratta di 36.476 cittadini in tutta la Regione. In
Piemonte le ha depositate un abitante su 159, in Liguria uno
ogni 174, in Campania uno ogni 337.
Per questo l'Associazione Luca Coscioni lancia una campagna
informativa. Un'iniziativa stampa/social che farà leva su un
video narrato da Giobbe Covatta dal titolo 'Il biotestamento
spiegato agli adulti', per illustrare l'importanza del
testamento biologico e offrire tutte le informazioni per poterlo
fare subito. "Nonno, tu pensi di morire?". Con questa domanda
una bambina, a partire dell'esperienza della morte del proprio
gatto, coinvolge il nonno sul tema del biotestamento, e gli
spiega in modo leggero e delicato l'importanza di poter
esprimere anticipatamente le proprie scelte in termini di
trattamenti sanitari, per evitare che siano altri, tipo lei, a
dover decidere per lui.
"Ci sostituiamo ancora una volta allo Stato, coi mezzi a
nostra disposizione, nel realizzare una campagna di informazione
su uno strumento di libertà fondamentale, ma finora tenuto
nascosto dal Ministero della Salute dei Governi che si sono
succeduti in questi 5 anni - dichiarano Filomena Gallo e Marco
Cappato, rispettivamente segretaria e tesoriere Associazione
Luca Coscioni -. Abbiamo chiesto ufficialmente un incontro anche
all'attuale ministro della Salute, Orazio Schillaci, per parlare
di questo e altri temi cruciali legati alle libertà fondamentali
e al diritto alla salute".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA