Con la morte del presidente russo
Vladimir Putin, la guerra in Ucraina si concluderebbe. A
sostenerlo è il presidente ucraino Volodymyr Zelensky,
intervistato da David Letterman per il suo programma su Netflix
"Non c'è bisogno di presentazioni".
"Ipotizziamo che Putin prenda un brutto raffreddore e muoia,
che accidentalmente cada da una finestra e muoia. La guerra
continuerebbe?", chiede Letterman a Zelensky durante
l'intervista. "No", risponde secco il leader ucraino. "Non ci
sarebbe la guerra, no".
"Il regime autoritario è pericoloso perché comporta grandi
rischi. Non si può permettere a uno solo di avere il controllo
su tutto. Perché, quando lui viene a mancare, le istituzioni si
fermano", spiega Zelensky nell'intervista, registrata a ottobre
a Kiev, a 300 metri di profondità su una piattaforma della
metropolitana.. "E' andata così nell'Unione Sovietica, è
crollato tutto. Per questo penso che, se lui non ci sarà più,
avranno vita dura. Dovranno occuparsi della politica interna
anziché di questioni estere", sottolinea il leader ucraino.
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