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Israele, dai Capi delle Chiese cristiane accuse infondate

Israele, dai Capi delle Chiese cristiane accuse infondate

Ministro Esteri, cristiani liberi e inseriti nel tessuto sociale

20 dicembre 2021, 21:02

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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(ANSAmed) - TEL AVIV, 20 DIC - "Le accuse che figurano nel documento dei leader della Chiesa sono infondate e distorcono la realtà della comunità cristiana in Israele": lo ha affermato il portavoce del ministero degli esteri israeliano Lior Hayat.
    Rispondeva così ad un testo di alcuni giorni fa in cui i Patriarchi e i Capi delle Chiese cristiane avvertivano che la presenza cristiana in Terra Santa è esposta a minacce da parte di "frange radicali" ebraiche. "La popolazione cristiana in Israele, Gerusalemme inclusa - ha replicato Hayat - gode di piena libertà di religione e di culto, cresce di continuo ed è inserita nel particolare tessuto sociale di Israele".
    "Dal giorno della sua fondazione - ha proseguito il portavoce del ministero degli esteri - lo Stato di Israele si è impegnato per la libertà di religione e di culto per tutte le religioni, nonchè per garantire un libero accesso ai Luoghi santi".
    "La dichiarazione dei Capi delle Chiese a Gerusalemme - ha aggiunto - fa tanto più infuriare alla luce del loro silenzio circa le difficoltà in cui versano molte comunità cristiane in Medio Oriente, che soffrono di discriminazione e persecuzione".
    "I leader religiosi - secondo Israele - hanno un ruolo critico da svolgere nelle educazione alla tolleranza e alla coesistenza.
    Dai leader della Chiese c'è da aspettarsi che comprendano le loro responsabilità e le conseguenze di quanto hanno pubblicato, che potrebbe condurre a violenza e arrecare danno ad innocenti".
    Il comunicato del ministero degli Esteri termina con gli auguri di Israele di Buon Natale "ai cristiani della Terra Santa ed in tutto il mondo" (ANSAmed).
   

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