Il premier libico Abdel Hamid
Dbeibah, facendo appello alla piazza, ha dichiarato che non
intende dimettersi nonostante il controverso voto di sfiducia
del Parlamento di Tobruk che peraltro non ne chiede le
dimissioni ma lo sminuisce ad esecutivo per la gestione degli
affari correnti.
"Il governo di unità nazionale continua a servire il suo
popolo per raggiungere elezioni libere ed eque", ha detto ieri a
margine di un torneo di calcio a Zauia come riferisce oggi il
sito Alwasat. L'esecutivo "non risparmierà sforzi fino al
raggiungimento di questo obiettivo storico", ha sottolineato.
E parlando a un raduno nella centralissima Piazza dei Martiri
a Tripoli, Dbeibah ha esortato a tenere manifestazioni a
sostegno del suo governo: "Venerdì è il nostro giorno per
esprimerci, per tutti i libici, in tutte le città", ha detto il
premier.
Lunedì sera vi era stato il ritiro della fiducia al governo
di unità nazionale con una maggioranza di 89 deputati su 113
presenti (ma 11 avevano chiesto per iscritto la stessa cosa, ha
segnalato su Twitter il portavoce dell'assemblea, Abdullah
Bliheg). In un altro tweet, il portavoce aveva precisato che
l'esecutivo "continua a esercitare le proprie funzioni
quotidiane come governo provvisorio".
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