Il governo indiano ha preso di mira, attraverso il software
israeliano di spionaggio Pegasus, i cellulari di una cerchia
ristretta di massimi consiglieri del Dalai Lama: lo riporta il
Guardian. "L'analisi indica fortemente che il governo indiano
selezionava i potenziali obiettivi", scrive il quotidiano
britannico.
Secondo il giornale, "altri numeri di telefono apparentemente
selezionati da Delhi erano quelli del presidente del governo
(tibetano, ndr) in esilio, Lobsang Sangay, del personale
dell'ufficio di un altro leader spirituale buddista, il Gyalwang
Karmapa, e di diversi altri attivisti e religiosi che fanno
parte della comunità in esilio in India".
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