"Non c'erano motivi per non
eseguire il mandato d'arresto" per Narciso Manenti, l'ex
appartenente ai Nuclei armati Contropotere territoriale e la
Procura di Bergamo "ha lavorato per dimostrarlo". Lo ha spiegato
il procuratore della città orobica, Antonio Chiappani. L'arresto
non era stato eseguito perché, da parte delle Autorità francesi
si riteneva che non fosse a conoscenza del processo e quindi
fosse stato condannato in contumacia. "In realtà agli atti
risulta che ne fosse perfettamente a conoscenza", ha aggiunto
Chiappani all'ANSA.
Manenti era stato condannato all'ergastolo per l'omicidio
dell'appuntato dei carabinieri Giuseppe Gurrieri, ucciso a
Bergamo il 13 marzo del '79 e per altri reati. Sposato dall'85
con una cittadina francese, su di lui pendevano un ordine di
carcerazione emesso dalla Procura di Bergamo nell'86 e un
mandato di cattura europeo che sarebbe scaduto il 6 luglio del
2023.
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