"Nell'arco di cinque anni l'Italia
è passata dal 50/o al 25/o posto, quindi qualcosa di profondo
sta accadendo. Io penso che forse ci sia una nuova
consapevolezza degli italiani, anche a causa della crisi, poiché
gli italiani esprimono più solidarietà tra loro nei momenti di
difficoltà". E' l'analisi fatta all'ANSA dall'industriale Andrea
Illy del World Happiness Report, l'indice dei Paesi più felici
del mondo, in cui l'Italia, nonostante le terribili conseguenze
della pandemia, ha scalato altre tre posizioni nella classifica
salendo dal 28/o al 25/o posto e, appunto, in cinque anni ha
dimezzato la distanza dal primo posto. La Fondazione Ernesto
Illy e la illycaffè sono tra i sostenitori del Report, frutto di
uno studio annuale della United Nations Sustainable Development
Solutions Network, presieduta dall'economista e saggista
statunitense Jeffrey Sachs.
Andrea Illy ha ricordato che già in un suo libro pubblicato
pochi anni fa sottolineava il "comportamento spiccatamente
individualistico del popolo italiano che non riesce a far
squadra, creando problemi in organizzazioni complesse come la
pubblica amministrazione e anche le imprese private, rispetto
all'efficacia nell'affrontare i problemi della vita quotidiana
in altri popoli che, con l'altruismo riescono ad avere più
attitudine collaborativa". Ma, indica Illy, "dicevo anche che
l'altruismo altro non è che che una forma diversa di egoismo. In
Italia nelle profonde crisi viene fuori la solidarietà e il
Paese fa uno scatto incredibile".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA