L'Università di Roma La Sapienza è il
migliore ateneo al mondo per 'Studi Classici & Storia Antica'
superando l'Università di Oxford, ora al secondo posto. Non
solo: le università italiane hanno conseguito in questo anno
eccellenti risultati nel campo della ricerca sul Covid-19;
l'Italia viene infatti riconosciuta come uno dei 5 migliori
Stati al mondo per la produzione di ricerca scientifica relativa
al Covid. L'undicesima edizione dei QS World University Rankings
by Subject dà ottime soddisfazioni al sistema universitario
italiano anche se non mancano i lati 'oscuri': gli atenei della
Penisola non hanno raggiunto gli stessi risultati nelle
discipline tecnologiche o scientifiche. Due università italiane
si collocano tra le prime 100 per gli studi di Medicina, mentre
solo un'istituzione italiana figura fra le top 50 per
'informatica' (Politecnico di Milano, al 44mo posto). Nessuna
università italiana appare tra le prime 50 per Scienze
Biologiche, Chimica, Scienze Ambientali e Matematica. Nelle 51
classifiche per materia stilate da QS, l'università leader in
Italia è il Politecnico di Milano, con sette dei suoi programmi
classificati tra i migliori 50 al mondo. Le punte di diamante
del Politecnico di Milano sono 'Arte e Design' (dove l'ateneo si
aggiudica il 5 posto), ed 'Architettura' (10mo posto). In
totale, sei dipartimenti italiani raggiungono la top-10 globale
- due in meno dell'anno scorso. Sul fronte degli studi
umanistici nel complesso, otto delle 50 migliori istituzioni al
mondo per lo studio di classici e storia antica sono italiane.
Solo gli Stati Uniti hanno più università (12) nella top-50 in
questa materia. E tra prime 50 al mondo per Scienze politiche
figura la Luiss, che guadagna 90 posizioni in classifica. Molto
soddisfatta la rettrice dell'Università La Sapienza, Antonella
Polimeni. Basandosi sul numero di programmi che si piazzano fra
i primi venti nelle rispettive discipline, l'Italia è al
dodicesimo posto come miglior sistema di 'educazione superior'
al mondo. Nell'Europa Continentale viene superata solo dalla
Germania (con 17 programmi nella top-20), i Paesi Bassi (con 27
programmi), e la Svizzera (con 40 programmi).
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