Il leader dell'opposizione ugandese,
Bobi Wine, ha presentato una denuncia all'Onu per detenzione
arbitraria. Wine vive de facto agli arresti domiciliari da
venerdì scorso, dopo aver contestato la rielezione del
presidente Yoweri Museveni per il sesto mandato consecutivo.
"L'avvocato nigeriano per i diritti umani Femi Falana ha
presentato questa denuncia per mio conto al Gruppo di lavoro
dell'Onu sugli arresti arbitrari. Stiamo contestando la mia
continuativa reclusione illegale da parte della polizia e
dell'esercito ugandese", ha detto Wine in un tweet citato da Al
Jazeera.
La residenza a Kampala di Bobi Wine, ex cantante il cui vero
nome è Robert Kyagulanyi, è circondata da un cordone di soldati
e agenti di polizia. Il 76enne Museveni è stato rieletto con
quasi il 59 per cento dei voti, mentre il 38enne Wine ha
ottenuto circa il 35 per cento delle preferenze.
Wine ha parlato di "frode diffusa" durante il voto del 14
gennaio, contrassegnato dalla chiusura di Internet e preceduto
da proteste costate la vita a decine di persone. Human rights
watch (Hrw) ha detto che le elezioni sono state caratterizzate
da violenze e violazioni dei diritti umani.
"Un campo di gioco democratico per elezioni libere ed eque è
stato assente in modo preoccupante durante queste elezioni", ha
detto Oryem Nyeko, ricercatore Hrw per l'Africa citato da Al
Jazeera. "Invece di limitare la libertà di espressione,
movimento e riunione, il governo ugandese dovrebbe adottare
misure concrete con l'obiettivo di migliorare il rispetto dei
diritti umani per tutti e rimuovere tutte le restrizioni
rimanenti", ha aggiunto.
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