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Tullio Solenghi, 50 anni in scena da Brecht al Trio

Tullio Solenghi, 50 anni in scena da Brecht al Trio

L'attore, mai avrei pensato di specificare teatro 'in presenza'

ROMA, 21 gennaio 2021, 12:43

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Mai avrei immaginato che di uno spettacolo si potesse specificare 'in presenza'. Si, ora esistono lo streaming, i social, le piattaforme. Ma sono palliativi. Il teatro è socialità. E' un palcoscenico e una sala, possibilmente gremita". Parola di Tullio Solenghi, che proprio in questa stagione di sipari forzatamente abbassati festeggia i suoi primi cinquant'anni di carriera. "Era ottobre, stagione 1970-71, al Teatro Manzoni di Milano - racconta all'ANSA - Portavamo in scena Madre courage di Bertolt Brecht con Lina Volonghi. Fu un grande debutto: nel primo tempo facevo il lacché di Ivette. Nel secondo, il soldato dietro a un cannone. Quindi - ride - prima muto e poi impallato". Da allora mezzo secolo in scena, in cui ha sempre coniugato "alto" e "basso", teatro e tv, grandi autori come Cechov e l'irresistibile comicità del Trio formato con Anna Marchesini e Massimo Lopez, la conduzione di Domenica In e Stricia e i talent come Tale e quale e Ballando con le stelle.
    "Quelli con il Trio sono stati 12 anni d'oro - ricorda - Con la parodia dei Promessi sposi toccammo i 14 milioni di telespettatori. Prima di allora li faceva solo la nazionale di calcio". Il futuro? "Avrei l'età del pensionato - scherza - Ho deciso di accettare solo proposte di qualità, che mi divertono.
    A marzo spero di riprendere il teatro. Con Massimo Lopez abbiamo il nostro show insieme e mi aspetta il reading tratto da Woody Allen 'Dio è morto e neanche io mi sento tanto bene'".
    Con Ballando, intanto, ha scoperto i social, dove è apparso anche nei tutorial di cucina della moglie Laura Fiandra, chef vegana. "Era un tributo che le dovevo. E' bello avere complicità in un settore in cui la regina è lei. Però - assicura - non voglio rubarle il mestiere. Anche Benedetta Parodi può stare tranquilla".
   

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