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Sophia Loren, avrei tanto voluto essere la Monaca di Monza

Sophia Loren, avrei tanto voluto essere la Monaca di Monza

Su Netflixt protagonista di La vita davanti a sé di Ponti

ROMA, 29 ottobre 2020, 17:08

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Rimpianti? Solo uno. Tanti anni fa un grande regista come Luchino Visconti mi aveva proposto di interpretare la monaca di Monza, ma poi non se ne è fatto più nulla e non mi ricordo neppure perché. Peccato, era un personaggio che amavo molto". Così Sophia Loren oggi dalla sua casa di Ginevra dove, insieme al figlio Edoardo Ponti, ha presentato in remoto il suo ultimo film da protagonista: La Vita davanti a sé su Netflix dal 13 novembre.
    La Loren, che non recitava dal 2013, anno in cui partecipò al medio metraggio del figlio Voce Umana, in questo film ispirato al romanzo La vie devant soi, di Romain Gary, è Madame Rosa, anziana ebrea ed ex prostituta, che per sopravvivere ospita bambini in difficoltà nel suo piccolo appartamento di Bari. Sotto la sua protezione andrà a finire anche Momò, turbolento dodicenne di strada di origini senegalesi (lo straordinario esordiente Ibrahima Gueye). Nulla apparentemente unisce queste due persone: né età, né etnia, né religione, ma nonostante questo il cuore di questa donna, presa da assenze, e quello di questo ragazzino, troppo smart per non mettersi in pericolo, si ritroveranno legati per sempre.
    "Il personaggio di Madame Rosa - dice l'attrice, maglione a collo alto rosso, che durante tutto il collegamento ha tenuto la mano del figlio Edoardo - ricorda molto mia madre. È vero - aggiunge poi - sono rimasta molti anni lontana dai set, ma non me ne sono anche accorta. Avevo bisogno di silenzio, di stare coi miei figli, vederli crescere".
   

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