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Barbera, su Venezia che vince polemiche inutili

Barbera, su Venezia che vince polemiche inutili

Direttore, Del Brocco faccia lui giuria. Cicutto, su Covid 2 mln

VENEZIA, 13 settembre 2020, 12:18

Redazione ANSA

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Il day after di Venezia 77 mette al centro una polemica tutta italiana. Scatenata dalle dichiarazioni dell'ad di Rai Cinema Paolo Del Brocco di aperta delusione nel palmares - che non ha considerato i film italiani, esclusa la Coppa Volpi a Pierfrancesco Favino per Padrenostro di Claudio Noce - in particolare per Notturno di Gianfranco Rosi: la stampa tricolore ha messo in evidenza l'esclusione e la lite a distanza.
    Il presidente della Biennale Roberto Cicutto prova a smorzare i toni: "Chiunque investe per tanto tempo in un'opera se non vince rimane male, è normale, ma le giurie sono autonome". Per il direttore della Mostra Alberto Barbera è un copione che si ripete: "Si è mai visto un verdetto di giuria che non faccia discutere?", dice citando esempi clamorosi come una Palma d'oro assurda presidente Martin Scorsese o un Luchino Visconti mai premiato al Lido come evidenzia la mostra della Biennale Le Muse Inquiete. "Accontentare tutti è impossibile, i verdetti vanno accolti per quello che sono: un giudizio di sette persone, nulla di più, nulla di oggettivo, tutto soggettivo", incalza Barbera.
    Insinuare che il giurato italiano, lo scrittore Nicola Lagioia, non abbia combattuto abbastanza e che la composizione della giuria di Venezia 77 non sia stata ben calibrata, "è una polemica inutile, ingiusta, inefficace, è un modo di fare capzioso. Quando Paolo Del Brocco - dice Barbera perdendo le staffe dopo aver dichiarato "serenità" e "felicità" - comporrà lui la giuria staremo a vedere".
    Il Covid, in realtà, è stato il vero protagonista della Mostra: "Proteggere Venezia 77, con tutto l'apparato organizzativo di controllo e sanitario, è costato du milioni di euro", fa notare Cicutto, in un festival che ha potuto contare su un budget totale di 14 milioni, rispetto ai 12 previsti. Gli accreditati sono stati 5500, le presenze in sala sono state inferiori del 40% rispetto al 2019, "ma è andata meglio del previsto, avevamo stimato -66%)".
   

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