"Se ci colpisce una seconda ondata
di coronavirus, non avremo altra via d'uscita se non quella di
imporre nuovamente le restrizioni per combatterlo". Lo ha detto
il presidente iraniano Hassan Rohani, dopo che il ministro della
Salute Saeed Namaki gli aveva chiesto di esprimere alla
popolazione la sua preoccupazione sull'aumento dei contagi degli
ultimi giorni, che ieri hanno raggiunto i massimi da marzo, con
3.134 casi in 24 ore. Rohani ha quindi chiesto ai funzionari di
rafforzare i controlli e ai media di incoraggiare la popolazione
a osservare i protocolli di prevenzione.
"Un nuovo picco della malattia bloccherebbe le vite
quotidiane dei cittadini, minacciando la loro situazione
economica e la loro salute. La popolazione deve smettere di fare
viaggi non necessari", ha aggiunto il capo del governo iraniano,
puntando il dito contro l'intenso traffico veicolare nelle
strade di Teheran verso le località di vacanza sul mar Caspio.
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