"La morte di Marco Vannini
sopraggiunse" dopo il colpo di pistola "ascrivibile soltanto ad
Antonio Ciontoli" che "rimase inerte ostacolando i soccorsi", e
fu "la conseguenza sia delle lesioni causate dallo sparo che
della mancanza di soccorsi che, certamente, se tempestivamente
attivati, avrebbero scongiurato l'effetto infausto". Lo scrive
la Cassazione nelle motivazioni della decisione dello scorso 7
febbraio che ha disposto l'appello bis per Ciontoli (la cui pena
è stata ridotta da 14 a 5 anni) e i suoi familiari.
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