E' stato confermato dalla Cassazione
"per la gravità del comportamento extralavorativo indubbiamente
lesivo del vincolo fiduciario tra le parti", il licenziamento di
un ferroviere di Trenitalia in servizio a Venezia che, dopo la
fine della relazione con una collega, la minacciava "con
insistente ed assillante invio di sms e mms di far vedere al
marito foto o filmini compromettenti", si appostava per
sorprenderla e la pedinava. Inoltre - racconta la Suprema Corte
nel verdetto 1890 - l'uomo diffamava la collega "mediante
l'affissione, nei bagni di luoghi pubblici e nelle stazioni, del
suo numero di telefono con invito a contattarla per prestazioni
sessuali", procurandole "preoccupazione per l'incolumità propria
e del marito. Alla fine del processo penale di primo grado nel
2013, nell'ambito del quale il ferroviere stalker era stato
condannato a un anno e 4 mesi di reclusione, Trenitalia decise
di licenziarlo, anche perchè l'uomo aveva continuato a
stalkerare la collega.
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