Avrebbero "reclutato" giovani donne,
anche minorenni, in Nigeria, che venivano trasportate in Libia
con camion o bus e da lì, attraverso "barconi", raggiungevano le
coste italiane. Una volta sbarcate le ragazze si allontanavano
dai centri d'accoglienza per raggiungere le varie "ghost mommy"
che le avviavano poi alla prostituzione nella Capitale. Sono 11
le misure cautelari che stanno eseguendo i poliziotti della
Squadra Mobile a carico di altrettanti nigeriani. Tra le accuse
sfruttamento della prostituzione e riduzione in schiavitù.
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