(ANSA) - ROMA, 8 NOV - E' uscito dalla prigione con il pugno
alzato, promettendo di "continuare a lottare per il popolo
brasiliano", stringendo mani e abbracciando uno per uno i suoi
sostenitori, alcuni in lacrime, che lo attendevano davanti alla
Soprintendenza di Curitiba da 580 giorni. L'ex presidente
brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva ha varcato nel pomeriggio,
accolto da un mare di folla, la soglia della prigione dove si
trovava agli arresti dal 7 aprile 2018 con l'accusa di
corruzione e riciclaggio di denaro nell'ambito dell'inchiesta
Lava Jato, considerata la Mani Pulite verdeoro. L'ordine di
scarcerazione è arrivato a tempo di record. L'ex presidente del
Brasile ne era così sicuro che già in mattinata aveva annunciato
"un grande discorso alla nazione" una volta fuori. Aveva inoltre
dichiarato che avrebbe lasciato la prigione "più a sinistra" di
quando vi era entrato. La prima reazione di giubilo dall'estero
è venuta dal presidente venezuelano Nicolas Maduro, altro idolo
della sinistra latinoamericana.
Lula libero, 'più a sinistra di prima'
Ex presidente brasiliano annuncia un discorso alla nazione
