Si è difeso sottolineando di "non
avere mai raccomandato alcun candidato o influito in alcun modo
sui concorsi" dell'ospedale di Perugia l'ex assessore regionale
alla Sanità Luca Barberini, Pd, comparso davanti al gip per
l'interrogatorio di garanzia. Il suo difensore, l'avvocato David
Brunelli, ha chiesto la revoca degli arresti domiciliari o, in
subordine, la sostituzione con una misura meno afflittiva.
Si sono avvalsi invece della facoltà di non rispondere l'ex
segretario regionale del Pd Gianpiero Bocci e il direttore
amministrativo dell'Azienda ospedaliera Maurizio Valorosi. Anche
loro ai domiciliari per la stessa inchiesta.
"Barberini ha risposto a tutte le domande del giudice e del
pm - ha detto l'avvocato Brunelli - e ha spiegato diffusamente
come sia estraneo a tutti i fatti che gli sono contestati. In
particolare ha dato una spiegazione molto convincente dell'unica
telefonata intercettata che lo ha riguardato direttamente. Sul
contenuto Barberini è particolarmente tranquillo".
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