"Commemorare
l'Olocausto è necessario, perché del passato resti una memoria
viva. Senza una memoria viva non ci sarà futuro". Lo ha detto
papa Francesco incontrando in Vaticano una delegazione di
rabbini del Caucaso. "Se non impariamo dalle pagine più nere
della storia a non ricadere nei medesimi errori - ha spiegato -,
la dignità umana rimarrà lettera morta". Il Pontefice, in
particolare, ha commemorato il 75/mo anniversario del
rastrellamento del ghetto di Roma e la "notte dei cristalli", di
cui ricorreranno gli 80 anni il prossimo 9 novembre. "Quando si
è voluto sostituire il Buon Dio con l'idolatria del potere e
l'ideologia dell'odio - ha spiegato -, si è arrivati alla follia
di sterminare le creature. Perciò la libertà religiosa è un bene
sommo da tutelare, un diritto umano fondamentale, baluardo
contro le pretese totalitariste". Bergoglio ha infine criticato
gli atteggiamenti antisemiti che "ancora oggi sono presenti",
auspicando che l'antisemitismo "sia bandito dalla comunità
umana".
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