L'Italia deve crescere "più
rapidamente del resto d'Europa": un obiettivo che il ministro
dell'Economia Tria definisce "ambizioso ma realistico" al punto
che i paletti fissati dal governo nella nota di aggiornamento al
Def potrebbero addirittura, assicura, essere superati. E così le
stime del Pil del prossimo triennio sono confermate all'1,5% per
il 2019, l'1,6 per il 2020 e 1,4% nel 2021. Confermati anche
reddito di cittadinanza e riforma della Fornero per un totale di
21,5 miliardi di impegni il prossimo anno. Poche però le risorse
e l'Esecutivo riesce a sterilizzare solo in parte l'aumento
dell'Iva: non salirà nel 2019 mentre tornerà ad innalzarsi
parzialmente nel biennio successivo. Dopo la guerra di cifre
delle ultime ore, confermata la dote di "nove miliardi per
reddito e pensioni di cittadinanza e sette per la quota cento, a
cui vanno aggiunti un miliardo per i centri per impiego, due per
la flat tax, un miliardo per le forze dell'ordine e un miliardo
e messo per i truffati delle banche.
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