Con la sua raffinata e complessa
struttura in equilibrio, i legni sottili e svettanti ad evocare
i tetti spioventi del profondo nord, le lame di luce che lo
attraversano, le sedute levigate nel legno, il profumo dei
gelsomini che accoglie, la cappella firmata da Norman Foster,
una delle dieci che animano il superlativo Padiglione Vaticano
curato da Francesco Dal Co, prima espressione della Santa Sede
alla Biennale architettura di Venezia (26 maggio-25 novembre)
richiama i visitatori a frotte, ad ogni ora il più gettonato,
l'architetto sorridente lì ad accogliere il pubblico di questi
giorni di anteprima, pronto a stringere mani, a spiegare,
illustrare la sua personale idea di spazio per la meditazione.
Ma nel piccolo, prezioso, parco dell'Isola di San Giorgio,
lontano dal caos di Venezia e per tanti anni chiuso al pubblico,
ad incantare è forse proprio l'intero percorso nelle tante,
diverse, accezioni di spiritualità.
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