"E' stato come un terremoto, un
boato che mi ha alzato da terra. Poi, mentre fuggivo, mi sono
trovato davanti Todita, che chiedeva aiuto, e ha fatto in tempo
a dirmi che sotto c'era l'altro collega". E' il drammatico
racconto dell'incidente di ieri alle Acciaierie Venete di Gianni
Gallo, uno degli operai che si sono salvati. "Non dimenticherò
mai come li ho visti: sembravano 'fusi' - aggiunge - il calore
tremendo gli aveva lasciato addosso solo le scarpe e brandelli
dei pantaloni". "Al momento dell'incidente - racconta Gallo, 47
anni - mi trovavo sul piano di colata, quasi all'altezza della
siviera. Quando è caduta ci siamo sentiti mancare la terra sotto
i piedi. Un fortissimo boato, e fuoco dappertutto".
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