Il 2017 è stato un anno con
"un'eccezionale carenza di risorse idriche disponibili,
soprattutto in alcune zone del Paese". Così l'Istat in occasione
della Giornata mondiale dell'acqua. Secondo l'Istituto "a causa
della crisi idrica nei 4 principali bacini idrografici italiani
(Po, Adige, Arno e Tevere) le portate medie annue hanno
registrato una riduzione media complessiva del 39,6%" rispetto
alla media del trentennio 1981-2010; il maggior deficit di
precipitazioni "nella seconda metà dell'anno con uno stato
sempre 'estremamente secco'". Nel 2017, "in tutti e 4 i bacini
idrografici, le portate medie annue hanno registrato un
decremento rispetto alla media del trentennio di riferimento
1981-2010, con una riduzione media complessiva del 39,6%". I
primi mesi dell'anno "mostrano regimi pluviometrici che vanno da
valori 'nella norma' a 'estremamente secco'". L'unica eccezione
all'andamento delle precipitazioni - segnala l'Istat - è stata
rilevata "nel mese di dicembre nel bacino del Tevere",
come 'molto secco'.
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