Il Tribunale di Bari ha condannato a
pene comprese fra i 4 anni e i 2 anni di reclusione sei delle
otto persone, fra le quali l'imprenditore Gianpaolo Tarantini e
l'ex dg della Asl di Bari Lea Cosentino, imputate in uno dei
processi baresi su presunti appalti truccati nella sanità.
Colpevoli, a vario titolo, di associazione per delinquere,
peculato e truffa. Assolto "per non aver commesso il fatto" da
tutte le accuse l'allora direttore amministrativo della Asl Bari
Francesco Lippolis. Prosciolto per prescrizione Claudio
Tarantini, fratello di Gianpi, che rispondeva unicamente di due
episodi di corruzioni. I fatti risalgono agli anni 2008-2010 e
riguardano la gestione delle gare e delle trattative per
l'acquisto di attrezzature e protesi sanitarie alla Asl di Bari.
Tarantini è stato condannato a 4 anni di reclusione per
associazione per delinquere e peculato, Lea Cosentino a 2 anni e
6 mesi, l'allora capo area gestione patrimonio della Asl di Bari
Antonio Colella e il funzionario Asl Michele Vaira a 3 anni.
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