"Parliamoci chiaro: da una parte la
Cassazione ha detto una cosa ovvia, dall'altra ha detto una cosa
che non condivido. Dire che anche Riina ha diritto ad una morte
dignitosa è una cosa ovvia, ma che deve anche essere
interpretata nel modo corretto. Morire dignitosamente non vuol
dire che devi morire a casa, perché tutti i giorni muoiono
persone in carcere. Morire dignitosamente significa che se sei
malato devi avere un medico che ti cura, se devi fare un
intervento chirurgico lo fai. Morte dignitosa vuol dire non
farlo morire di fame o di sete, ma non vuol dire farlo andare a
casa". Lo dice Antonio Di Pietro intervenendo a Radio Cusano
Campus.
"Non condivido quando la Cassazione dice che essendo una
persona malata e anziana potrebbe non avere più quel grado di
pericolosità sociale. Riina non è in galera perché è pericoloso
socialmente oggi, ma perché deve scontare quello che ha fatto in
passato".
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