Il mercato indiano degli smartphone cresce ed è in controtendenza rispetto a quello globale. Secondo gli analisti di Idc, ha chiuso il terzo trimestre con una crescita del 9,3% su base annua pari alla cifra record di 46,6 milioni di dispositivi consegnati. Il mercato globale, invece, nello stesso periodo ha registrato un incremento dell'1-2% dopo due anni col segno meno. Tra le aziende si segnala la performance di Realme, nata da una costola della cinese Oppo, che ha messo a segno un +400%.
L'80% del mercato indiano è costituito da smartphone sotto i 200 dollari, anche se è aumentata in modo considerevole (sei punti percentuali in più) la quota tra i 200 e i 500 dollari, ora al 18,9%. Il segmento 300-500 dollari, proseguono gli analisti, è cresciuto a cifra doppia grazie a modelli chiave come OnePlus 7, Vivo V15 Pro e Redmi K20 Pro di Xiaomi.
Tra le aziende, Xiaomi è in testa con 12,6 milioni di smartphone (+8,5%), seguita da Samsung, che cede l'8,5% a 8,8 milioni di unità. Al terzo posto si conferma Vivo con 7,8 milioni e un incremento del 58,7%. Fuori dal podio, Realme conquista la quarta posizione grazie a una crescita del 401,3%, da 1,3 a 6,7 milioni di smartphone. Quinta è Oppo con 5,5 milioni e un +92,3%.
A trainare il settore sono stati gli incentivi del canale di vendita online, che ha rappresentato il 45,4% degli acquisti complessivi grazie a offerte di cashback e buyback, spiegano i ricercatori, che evidenziano anche un calo del segmento dei cellulari tradizionali: -17,5% a quota 35,6 milioni di unità. In India, tuttavia, ancora oggi oltre 2 telefoni venduti su 5 (il 43,3% del totale) sono cellulari "non-smart".