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YouTube compie 15 anni, un business da 15 miliardi di dollari

Piattaforma fondata 14 febbraio 2005, Google la comprò nel 2006

Da piattaforma di video amatoriali a macchina da soldi del valore di 15 miliardi di euro. E' l'evoluzione di YouTube che compie 15 anni di vita ed è diventato un media globale che compete con tv, musica e giochi. E ha fatto da apripista a Netflix e Spotify. La società fu fondata il 14 febbraio 2005 da tre ex dipendenti di PayPal (Chad Hurley, Steve Chen e Jawed Karim) per poi essere rilevata da Google pochi mesi dopo. Il primo video caricato risale al 23 aprile 2005: dura 20 secondi scarsi, si chiama 'Me at the Zoo' e fu girato allo Zoo di San Diego da uno dei fondatori. 

Nessuno avrebbe mai immaginato che YouTube sarebbe diventato il secondo sito visitato al mondo (dopo Google) e avrebbe ridefinito il concetto di celebrità dando la possibilità a tutti di avere i famosi "15 minuti di notorietà" di Andy Wahrol.

L'impossibilità di reperire online filmati specifici è stata l'idea che ha ispirato i fondatori, come ha raccontato uno di loro, Jawed Karim, a Usa Today. In particolare i filmati in questione erano quello dello tsunami e l'incidente del Super Bowl quando Justin Timberlake strappò il reggiseno a Janet Jackson durante l'esibizione.

Era il 2004 e da qui si accese la scintilla di creare una piattaforma che permettesse a chiunque di caricare online un qualsiasi contenuto. Pochi mesi dopo la fondazione, a ottobre 2006 Google si fa avanti e acquista la società per 1,65 miliardi di dollari. Praticamente un decimo dei suoi ricavi annuali (dovuti in gran parte alla pubblicità) che ammontano nel 2019 a 15,5 miliardi di dollari. E la piattaforma rappresenta il 10% del fatturato totale di Google, anche grazie agli oltre 20 milioni di iscritti ai servizi Premium e Music Premium e due milioni di iscritti al servizio tv attivo negli Stati Uniti.

A maggio 2019 - secondo il sito Statista - YouTube ha registrato 2 miliardi di utenti mensili, rispetto a 1,8 miliardi di maggio dell'anno precedente, ogni minuto vengono caricate più di 500 ore di video. In questi 15 anni la piattaforma è cresciuta nei numeri e nelle potenzialità e ha fatto nascere nuove professioni legate alla rete (gli YouTubers) con fenomeni e personaggi diventati virali, a volte anche inspiegabilmente.

Ma ha dovuto affrontare diverse beghe. Come quella delle fake news e della disinformazione, fenomeno esploso nel 2016 durante le presidenziali americane e che ha messo a nudo l'incapacità di tutte le piattaforme social, vista la vastità , di fare un controllo in tempi stretti dei contenuti. Ma anche le accuse di profilare i più piccoli - spesso i genitori usano la piattaforma come fosse una baby sitter - e rastrellarne i dati per poi raggiungere la giovanissima audience con pubblicità mirate: per questo la società ha pagato 170 milioni di dollari alle autorità americane. Per entrambe le situazioni, YouTube ha messo in campo nuove regole.

"Con le nuove opportunità sono arrivate anche le sfide che riguardano le responsabilità": è la riflessione di Susan Wojcicki, Ceo di YouTube da sei anni, in occasione del compleanno.

"Fin dai primi giorni - spiega - ci siamo resi conto dell'importanza di stabilire le Norme della community che nel corso degli anni ci siamo impegnati a proteggere. Sebbene YouTube sia chiaramente una piattaforma, il nostro obiettivo come azienda è quello di distribuire i contenuti prodotti da altri, ciò non significa che non abbiamo alcuna responsabilità. Questo è il mio obiettivo numero uno".

Wojcicki ricorda infine che Youtube "solo nel terzo trimestre dell'anno scorso ha rimosso oltre 8,7 milioni di video non conformi alle policy della piattaforma" e che in vista delle elezioni presidenziali statunitensi continuerà "a bilanciare apertura e responsabilità assicurando che YouTube sia una fonte affidabile di informazioni" anche con la "raccolta di notizie elettorali autorevoli e la rimozione di contenuti fuorvianti". 

 

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