Meta, la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp, ha pagato un'agenzia di pubblicità e creazione contenuti per screditare TikTok. La rivelazione arriva dalle pagine del Washington Post che ha ottenuto le email scambiate tra l'agenzia, Targeted Victory, e il colosso di Mark Zuckerberg.
La campagna - secondo la testata - include la pubblicazione di editoriali nelle principali testate giornalistiche, la promozione di storie su presunte tendenze TikTok, per attirare giornalisti e politici e sconfiggere il suo più grande concorrente di proprietà della cinese ByteDance. In una email riportata dal Washington Post si legge che Targeted Victory ha bisogno di "far passare il messaggio che mentre Meta è l'attuale sacco da boxe, TikTok è la vera minaccia, soprattutto in quanto app di proprietà straniera che è la n. 1 nella condivisione dei dati utilizzati dai giovani adolescenti". Targeted Victory, interpellata dalla testata, ha rifiutato di rispondere dicendo solo che rappresenta Meta da diversi anni ed è "orgogliosa del lavoro svolto".
Le email, osserva il Washington Post, mostrano fino a che punto Meta si spinge per contrastare TikTok, la rivale multimiliardaria diventata una delle app più scaricate al mondo spesso superando anche le popolari Facebook e Instagram. In una inchiesta pubblicata l'anno scorso grazie alle rivelazioni della ex dipendente di Facebook Frances Haugen - che hanno fatto discutere poichè erano trapelati i danni delle app Meta sugli adolescenti - era anche venuto fuori un dato non confortante per Zuckerberg: i ricercatori di Meta affermavano che gli adolescenti trascorrevano "2-3 volte più tempo" su TikTok rispetto a Instagram e che la popolarità di Facebook tra i giovani era crollata.