Huawei strizza l'occhio agli ambientalisti con il Mate 40 Pro. Per l'ultimo top di gamma, l'azienda cinese spiega infatti di aver ridotto del 28% gli imballaggi in plastica e del 90% la documentazione cartacea inclusa nella confezione, portata da 340 a 44 pagine, oltre ad aver sostituito il normale inchiostro a base di petrolio con un inchiostro di soia decomponibile al 100%.
Il risultato - sottolinea - è l'uso di 18.000 kg di plastica in meno per ogni 10 milioni di smartphone, e una riduzione delle emissioni di CO2 pari a oltre 12.000 tonnellate ogni 10 milioni di unità, cioè 1,2 kg per ogni telefono.
Sempre in campo ambientale, Huawei prevede quest'anno di riciclare oltre 3mila tonnellate di rifiuti elettronici, a fronte delle 1.468 tonnellate del 2019. L'anno scorso l'86% dei dispositivi restituiti per il riciclo è stato riutilizzato, mentre dal 2015 al 2019 i telefoni usati riutilizzati sono stati oltre 500mila.