"Jannik è davvero eccezionale, fa
sembrare tutto semplicissimo, come i grandi campioni. Le vicende
extra campo avrebbero potuto destabilizzare chiunque, ma lui è
un trattore, ha un equilibrio che non viene scalfito da niente e
nessuno. Ha una qualità di gioco decisamente superiore a tutti,
è il più forte". Così Vincenzo Santopadre, ex coach di Matteo
Berrettini e attuale allenatore del francese Luca Van Assche,
ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sul trionfo di
Jannik Sinner agli US Open.
"Sinner glaciale e cinico nel secondo e terzo set? Sono stati
momenti topici del match, credo che il suo più grande
miglioramento degli ultimi mesi sia stato quello di essere
sempre più in grado di leggere e cogliere i momenti del match,
caratteristica tipica del campione straordinario - sottolinea
Santopadre - Lo aveva già fatto con Medvedev, con serve and
volley a inizio terzo set. Jannik ha migliorato tantissimo la
lettura tattica del match. Anche gli avversari avvertono questa
sua forza e il gioco è fatto".
Il tecnico evidenzia poi la forza mentale dell'altoatesino:
"La testa va allenata, lui fa tutto già da anni ed è
giovanissimo. Ha un suo talento genetico - dice - ma ha anche la
capacità di riflettere e mettere subito in pratica. Tanti
ragazzi sono bravissimi a sapere le cose, ma poi fanno fatica a
metterle in pratica. Lui invece riesce a dire e fare, è
eccezionale. Ha 23 anni ed è saggio, è cresciuto. Ha la capacità
di saper leggere perfettamente tutte le situazioni, sia in campo
che fuori".
"La vicenda Clostebol? Sono abbastanza dispiaciuto che anche
addetti ai lavori e colleghi di Jannik non si siano documentati
e abbiano lanciato parole al vento - sottolinea Santopadre - Da
chi fa sport e da chi dovrebbe avere una sviluppata cultura
sportiva la trovo una cosa piuttosto grave. Jannik ha tenuto
botta anche qui, è un signore. Vicenda poco piacevole, ho letto
molto attentamente tutto il report. Quando si parla,
bisognerebbe prima di documentarsi".
Prossimo possibile traguardo e trionfo per Sinner? "Ci ha
viziato ormai - conclude - Credo che le ATP Finals di Torino sia
uno degli obiettivi prioritari di questo finale di stagione,
insieme alla Davis. Già nella finale di Torino dell'anno scorso
aveva dimostrato di essersi elevato a un'altra dimensione".
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