La politica e la guerra tornano ad
infiammare lo sport e, ancora una volta, a finire nel mirino è
Novak Djokovic. Il tennista è stato attaccato dal governo
francese per il suo messaggio sugli scontri in Kosovo. Il
giocatore serbo, ieri al termine del suo incontro con lo
statunitense Aleksandar Kovacevic al Roland Garros, aveva
scritto su una telecamera: "Il Kosovo è il cuore della Serbia.
Fermate le violenze".
"Non appropriato, militante e molto politico": lo ha definito il
ministro dello sport, Amélie Oudéa-Castéra, che in passato ha
ricoperto anche l'incarico di direttrice della Federazione
francese di tennis.
Il torneo parigino aveva già visto un momento politicamente
delicato per il rifiuto da parte dell'atleta ucraina Marta
Kostyuk di stringere la mano all'avversaria bielorussa Aryna
Sabalenka
al termine dell'incontro: il pubblico del Philippe Chatrier l'ha
fischiata apertamente.
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