Una "vittoria speciale" che riassapora
dopo due anni e mezzo. Maria Sharapova piange di gioia quando
mette a terra la palla con cui conquista il torneo Wta di
Tianjin: un successo che alla russa 30enne, numero 86 del
ranking mondiale e in gara grazie a una wild card, rientrata nel
circuito ad aprile a Stoccarda dopo i 15 mesi di squalifica per
la storia del doping al Meldonium, mancava dagli Internazionali
di Roma del 2015. Alla 59/a finale in carriera, la Sharapova ha
superato 7-5 7-6 la 19enne bielorussa Aryna Sabalenka. Per la
campionessa russa è il 36/o trofeo conquistato. Appena chiuso
l'incontro, è corsa ad abbracciare il suo coach Sven Groenefeld,
scoppiando in lacrime. "Questo successo ha per me un significato
speciale - ha sottolineato - dopo un lungo percorso. E' stata
una settimana fantastica. Desidero complimentarmi con Aryna per
il tuo tennis: hai davvero un grande futuro davanti e spero di
poterti incontrare ancora tante altre volte...".
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