Pensare che solo un anno fa, dopo le grandi delusioni iridate di Cortina, aveva pensato al ritiro. Fortunatamente, per lei per lo sci azzurro, umori e mondo sono cambiati e Federica Brignone può orgogliosamente dire che quella che sta per chiudersi è stata per lei "davvero una grande stagione". L' azzurra ha vinto la coppa del mondo di superG, prima italiana a riuscirci. Un risultato che dovrebbe anche liberare la mente da incertezze e dubbi e sgomberare il campo da polemiche e malumori per aver il fratello David come allenatore ed una madre ex atleta, Ninna Quario, a volte invadente e troppo esternatrice. Brignone ha aritmeticamente conquistata la coppa addirittura prima ancora di scendere in pista nella gara di Lenzerheide. Prima di lei era infatti uscita la sola atleta che poteva contendergliela, l'altra azzurra Elena Curtoni, a dimostrazione del dominio italiano in questa disciplina. La difficilissima gara - con porte molto strette ed un fondo mosso con diversi tipi di neve che hanno visto finire fuori ben quattro delle prime cinque atlete - è stata vinta a sorpresa dalla francese Romane Miradoli, 27 anni, primo podio in carriera, Miradoli si è imposta in 1.19.87 infilando la gara giusta. Seconda Mikaela Shiffrin, che ha così ripreso da sola la testa della classifica generale di coppa visto che la sua rivale Petra Vhlova è finita parecchio più indietro. Terza la svizzera Lara Gut-Behrami, oro a Pechino.
