"La vicenda di Samira Zargari,
allenatrice iraniana a cui il marito ha impedito la
partecipazione ai Mondiali di Sci a Cortina, fa capire quanto
nel mondo sia ancora difficile fare sport in sicurezza e
libertà. La strada per abbattere i preconcetti e i pregiudizi di
una cultura che non accetta alcuni comportamenti legati allo
sport è ancora lunga ma é una sfida che va combattuta con un
incessante impegno delle istituzioni, della politica e della
società affinché difendano la libertà sportiva di tante donne
coraggiose, pronte ad affermare i propri diritti conquistando
una medaglia". Lo dice Daniela Sbrollini, senatrice e
responsabile del cantiere cultura e sport di Italia Viva
"Dobbiamo dimostrare la nostra vicinanza a Samira, un fiocco
un nastro sul petto delle atlete in gara ai Mondiali di Cortina
é un gesto importante di solidarietà non solo per lei e la sua
Famiglia ma soprattutto per non far calare l'attenzione su
pregiudizi e persecuzioni nei confronti di tutte le donne
impegnate nello sport", conclude.
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