Niente fiori nè podio, niente premiazione nè sorrisi, ma solo un asterico, a ricordare che il risultato "è provvisorio e in attesa di ulteriori indagini". E' questo l'esito più probabile della prova individuale femminile di pattinaggio di figura alle Olimpiadi di Pechino, dominata dal caso di positività al doping della favorita assoluta, la russa Kamila Valieva.
All'indomani del programma corto, che ha dominato, la 15enne resta nel mirino per la decisione del Tribunale arbitrale dello sport (Tas) di consentirle la partecipazione alla prova, mentre il Cio cerca di anestetizzare le polemiche crescenti in attesa della decisione definitiva sul caso, che avverrà solo a Giochi archiviati.
Il portavoce del Comitato olimpico, Mark Adams, ha fatto sapere che se Valieva finirà tra le prime tre i risultati del pattinaggio di figura femminile saranno 'provvisori'. "Ci sarà un asterisco accanto, perché bisognerà attendere ulteriori indagini", ha affermato Adams. Valieva guida la classifica davanti ad una connazionale del Roc, la campionessa del mondo Anna Shcherbakova, alla giapponese Kaori Sakamoto, e ad un'altra russa, Alexandra Trusova. Nella programma libero di domani tutto lascia pensare che, a meno di un improvviso crollo psicofisico dopo una settimana terribile, Valieva vincerà l'oro, lasciando tutta la prova sub judice.
I paraventi e le 'invenzioni' del Comitato olimpico non bastano certo né a proteggere la giovanissima campionessa - che come ieri non dovrebbe parlare domani con i media - né a smorzare le polemiche. Adams ha risposto alla velocista Usae Sha'Carri Richardson (fuori dai Giochi di Tokyo 2020 per positività alla cannabis), che aveva detto di aver visto un doppio standard nella gestione del suo caso e quello della Valieva. "L'unica differenza è che io sono di colore", ha twittato. "Ogni caso è diverso - ha detto Adams - e tra questi non c'è somiglianza". Ma anche alcune delle altre concorrenti si sono lamentate, come la statunitense Alysa Liu: "Non conosco tutti i dettagli del caso, ma non trovo giusto che una positiva gareggi contro atlete pulite". Per protesta contro la partecipazione di Valieva ai Giochi, i commentatori della Tv sudcoreana sono rimasti in silenzio durante l'esercizio della russa, mentre l'ex pattinatrice ed attuale allenatrice sudcoreana Lee Ho-jung ha criticato sia la presenza di Valieva ai Giochi "sia il fatto che "il doping di Stato in Russia non sia stato ancora sradicato".