E' stata accolta "con soddisfazione"
in federnuoto la sentenza del Tas che assolve Filippo Magnini.
In una nota la Federazione e il presidente Paolo Barelli
ricordano di aver "sempre manifestato solidarietà, sostegno e
fiducia nei confronti del campione plurimedagliato olimpico,
mondiale ed europeo" e quindi adesso "accolgono la sentenza con
piena soddisfazione, ricordando che Magnini è stato un esempio
per tutto il movimento, nonché uomo simbolo dello sport italiano
e della lotta al doping nel corso della sua straordinaria
carriera".
Dopo il pronunciamento del Tas, la Federnuoto "auspica maggiore
prudenza nell'intraprendere azioni e nell'assumere decisioni che
possano arrecare un danno di immagine ad atleti, tecnici e
tesserati di un intero movimento, come accaduto a Magnini, a
Michele Santucci (condannato in primo grado a 4 anni per la
violazione dell'articolo 2.2 del CSA e assolto in secondo dal
TNA), e al fisioterapista Emiliano Farnetani, attualmente
inibito a svolgere la propria professione nell'ambito sportivo
per la condanna in primo grado a 4 anni e in secondo grado a 5
anni per la violazione dell'articolo 2.8 del CSA".
La sentenza del TAS -sottolinea infine la federnuoto- "prevede
pure la condanna al pagamento delle spese processuali da parte
del Tribunale Nazionale Antidoping".
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