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F1: presidente Fia, preoccupano voci offerta 20 mld per diritti

F1: presidente Fia, preoccupano voci offerta 20 mld per diritti

Ben Sulayem, "serve buon senso, rischi moltiplicazione costi"

ROMA, 23 gennaio 2023, 18:51

Redazione ANSA

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© ANSA/EPA

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Il presidente della Federazione internazionale dell'automobile (Fia), Mohammed Ben Sulayem, si è espresso con toni preoccupati in merito a quanto riportato giorni fa da Bloomberg, secondo cui il fondo sovrano dell'Arabia Saudita avrebbe proposto a Liberty Media di acquistare i diritti della Formula 1 per 20 miliardi di dollari. Ben Sulayem teme ripercussioni su costi per i soggetti del Mondiale che andrebbero a scaricarsi sugli appassionati.
    "In qualità di custode del motorsport, la Fia, quale organizzazione senza scopo di lucro, è cauta riguardo al presunto valore gonfiati di 20 miliardi attribuito alla Formula 1 - afferma Ben Sulayem in un post su twitter rilanciato dalla stessa federazione -. Si consiglia a qualsiasi potenziale acquirente di applicare il buon senso, considerare il bene dello sport e presentare un piano chiaro e sostenibile, non solo un sacco di soldi. È nostro dovere - sottolinea il presidente Fia - considerare quale sarà l'impatto in termini di aumento delle tariffe di hosting e altri costi commerciali e qualsiasi impatto negativo che potrebbe avere sui fan".
    L'offerta di cui ha parlato Bloomberg non si sarebbe in realtà mai concretizzata, ma i contatti, risalenti a metà dello scorso anni, ci sono stati e, vista l'intraprendenza del Regno saudita per assumere un ruolo di primo piano nel mondo dello sport, non è escluso che il discorso possa essere ripreso.
    Parlando col sito Autosport, il presidente della Fia ha affermato che la valutazione di 20 miliardi di dollari per il circus, che Liberty Media ha acquisito anni fa per 4,4 miliardi, sia "francamente esagerata. Parlando con buon senso, può valere così tanto la Formula 1? E se sì, come è possibile recuperare quei soldi? In realtà serve un piano concreto e fattibile, che non rischi solo di moltiplicare i costi. Fino ad ora, però, si tratta di voci, ma credo che anche la Fia dovrebbe partecipare ai colloqui, dare consigli, perché la Federazione è proprietaria del campionato anche se lo abbiano 'affittato'".
   

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