Primo successo casalingo del 2024 per l'Udinese che non vinceva dal 29 dicembre del 2023 (3-0 al Bologna): una superiorità netta che va oltre il punteggio finale di 2-1. I bianconeri hanno palesato miglior condizione fisica e pressione per tutta la gara; Lazio nemmeno in superiorità numerica nell'ultima mezz'ora riusce a rendersi pericolosa, tranne per la rete, su ribattuta, di Isaksen a pochi secondi dalla fine del recupero.
Runjaic per l'esordio al Bluenergy Stadium si affida alla formazione salvatasi all' ultimo respiro dello scorso campionato, ad eccezione di Karlstrom, preferito a Lovric a centrocampo. Il tecnico tedesco davanti deve fare a meno di Sanchez e Pizarro; Davis è a mezzo servizio. Baroni, dopo la vittoria all'esordio, propone il tridente d'attacco: Noslin, arrivato con lui dal Verona, Castellanos e capitan Zaccagni.
L'Udinese parte pigiando sull'acceleratore e manda in confusione la Lazio. Pressing costante nonostante i 30 gradi e i frutti si colgono già al 5' quando Thauvin pesca Lucca a centro area: l'incornata dell'ariete della nazionale finisce nel sacco, ma l'assistente Garzelli ha la bandierina alzata da prima ancora che partisse il traversone, traendo in inganno gli stessi difensori. Ma l'arbitro (romano) Doveri non ha fischiato: decisione che salva tutto visto che il Var assegna la rete: Payero, giudicato oltre la linea a inizio azione, era invece tenuto in gioco da uno dei centrali. Il caldo è opprimente e l'unica reazione degli ospiti si concretizza in 4 corner in serie che non producono alcuna emozione. Sono invece i friulani ad andare vicino al raddoppio alla mezz'ora: sgroppata di Thauvin che si fa mezzo campo in contropiede e quando arriva in area calcia in diagonale, ma Provedel respinge. Prima dell'intervallo c'è il tempo per un pallonetto di Zaccagni (35'), alto sulla traversa e per la più ghiotta occasione per il pari che giunge sugli sviluppi di un corner, al 49': la spizzata di Romagnoli viene salvata sulla riga da Ehizibue, a Okoye battuto. Baroni lascia negli spogliatoi Casale per Patric, ma l'assetto tattico è immutato e pure la staticità della difesa. Ne approfitta Thauvin con un eurogol: il francese al 5' recupera palla a centrocampo, si libera di Guendouzi che prova a trattenerlo ma desiste. Il capitano si invola indisturbato, e, di sinistro, insacca di punta in mezzo ai due centrali. Grande progressione, favorita da una dormita colossale.
La Lazio vacilla e al 12' Bremer dal limite dell'area costringe Provedel a una respinta di piede. Baroni le prova tutte: al 16' dentro Dia e Isaksen per Noslin e Delle-Bashiru.
Ne esce più pressione e una girata di Vecino che Okoye devia in angolo. Runjaic toglie dal campo Payero, appena ammonito, per Lovric. Fuori anche Brenner per l'esordio in A di Ekkelenkamp.
Una sciocchezza di Kamara rischia di far riaprire la partita: al 23' st, il laterale, già ammonito, entra duro su Isaksen, è il secondo giallo: lascia i suoi in 10'. Poco dopo di testa Castellanos fa sibilare la sfera a fil di palo. L'allenatore dei friulani toglie subito l'altro ammonito Giannetti (dentro Kabasele) e Thauvin stremato aumentando il filtro a centrocampo con Zarraga. Fuori anche Lucca per l'altra torre Davis. Risponde Baroni con Tchaouna (fuori pure Zaccagni) e Hysaj, ma la sostanza non cambia e le pericolosa offensiva neppure, fatta eccezione per l'ennesimo colpo di testa di Vecino che allo scadere scheggia la traversa. Al 49' Isaksen dà 60 secondi di speranza ai suoi, insaccando sulla corta respinta di Okoye, non perfetto, coperto. E c'è perfino il tempo per la beffa nella mischia finale: palla che esce di un soffio.
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