Un gol di Marusic allo scadere manda
in estasi l'Olimpico, fa finire in gloria l'esordio di Tudor
sulla panchina della Lazio e certifica la crisi della Juve, che
ha racimolato appena sette punti nelle ultime nove gare e ora
comincia a guardare con preoccupazione le squadre che si
avvicinano alle sue spalle. Ma a festeggiare e' anche
l'Atalanta che travolge un Napoli alla deriva e torna
prepotentemente in corsa per la Champions dovendo recuperare
anche una gara. Miranchuk e' il grande protagonista contro un
Napoli senza mordente, fischiato a lungo dal pubblico, ormai
troppo lontano dal quarto e quinto posto, che invece torna nel
mirino della Lazio. Nelle altre gare Il Torino sorpassa il Monza
con un rigore di Sanabria che fa mugugnare i lombardi. In zona
salvezza punto prezioso per il Frosinone in casa del Genoa.
La Lazio costruisce con calma e abnegazione il suo successo.
Tudor sfida la sua ex squadra proponendo Kamada e Castellanos e
soprattutto Felipe Anderson sotto punta a fianco di Pedro e
Zaccagni. La Juve, col 4-3-3, subisce a lungo il pressing
asfissiante dei biancazzurri che sono pericolosi con
Castellanos. Si accende Chiesa che ha due opportunita', ma poi
riprende lena la manovra della Lazio che sfiora il vantaggio
con Marusic e che trova il colpo vincente nel recupero. Tudor
sfrutta tutta la rosa e parte col piede giusto. Mastica amaro la
Juve, alle prese con tante assenze. Ma certe distrazioni in ogni
zona del campo sono incomprensibili. Ora le due squadre si
ritroveranno martedì nella semifinale d'andata di Coppa Italia.
Una resa imbarazzante, che fotografa una stagione
fallimentare, agli antipodi dall'anno dello scudetto
strameritato. Il Napoli esce anche dalla corsa Champions
lasciandosi dominare da un'Atalanta concentrata e straripante.
Una gara a senso unico dopo il bel messaggio a supporto di Juan
Jesus, fortemente voluto dai partenopei, che si schierano in
campo e si inginocchiano per protesta contro il razzismo. Ma la
gara e' un monologo bergamasco: Miranchuk colpisce un palo,
segna e confeziona l'assist per Scamacca. Reazione di nervi ma
non di testa dei partenopei, che prendono due legni nella stessa
azione, poi Carnesecchi contiene Osimhen, ma alla fine
Koopmeiner segna il suo gol n.11 sfruttando le solite amnesie di
una difesa che non ha trovato l'erede di Kim. Ora il Napoli,
scavalcato anche dalla Lazio, prova a restare nell'Europa
minore mentre l'Atalanta comincia il tour de force col morale a
mille.
Operazione sorpasso, con destrezza ma anche un po' di
fortuna, per il Torino di Juric, che supera il Monza con un
rigore di Sanabria e gioca una porzione importante di partita
in vantaggio numerico per la discutibile espulsione di Pessina.
Gara equilibrata, pochi lampi, lunghe sgroppate di Bellanova. Il
Toro fa qualcosa in piu' creando alcune occasioni, poi alla fine
Zapata sfiora il raddoppio, ma Di Gregorio e', come al solito,
impeccabile. Piccolo passo in avanti nella lunga strada
verso la salvezza per il Frosinone che conquista un punto
importante nella complicata trasferta col Genoa. La differenza
la fanno le motivazioni, e' una sfida soprattutto fra due
talenti, Gudmundsson e Soule'. L'islandese si da' da fare,
conquista e trasforma un rigore, ma i ciociari reagiscono col
piglio giusto e pareggiano con Reinier dopo una bella azione.
Poi ci prova di piu' il Frosinone ma sempre con l'attenzione di
non regalare pericolose azioni in contropiede. (ANSA)
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