A trent'anni dalla finale dei mondiali persa ai rigori contro il Brasile e a quasi 19 anni dalla partita del giugno 2005 contro l'Ecuador, l'Italia torna negli Stati Uniti per due amichevoli con Venezuela ed Ecuador.
Due test importanti in vista di Euro 2024, di fronte a due squadre sudamericane in lizza per il prossimo Mondiale e ai tifosi d'oltreoceano che sognano lo show. La prima partita si svolgerà contro il Venezuela il 21 marzo a Miami, nello stadio dell'Inter Miami, a casa di Lionel Messi, l'attaccante argentino che ora milita nella squadra locale.
La comunità italiana è forte e farà sentire il suo tifo, ma è probabile che sia soverchiata da quella sudamericana e venezuelana in particolare, dato il robusto flusso migratorio da Caracas in Florida. Il secondo match si svolgerà invece il 24 marzo contro l'Ecuador nell'area di New York, alla Red Bull Arena di Harrison, in New Jersey.
L'ultima volta degli Azzurri in Usa risale al 2005 e in quell'occasione si trovarono in campo, sempre per un'amichevole, proprio contro l'Ecuador. La partita finì 1-1. All'epoca la squadra era guidata da Marcello Lippi. Nel 1994, invece, 30 anni fa, il sogno mondiale dell'Italia naufragò' ai rigori con i verde-oro nella finale di Pasadena, in California. La squadra azzurra è particolarmente attesa a New York, dove esiste una vasta comunità italiana e italoamericana che promette di farsi sentire in curva.
"La presenza qui della Nazionale - commenta un tifoso italiano - è una grande emozione. Saremo in tanti ad andare a vedere la partita nonostante il prezzo alto dei biglietti. Posso dire, anche da parte di altri fan, che siamo contenti di vedere qui una squadra completamente rivoluzionata. Siamo curiosi di vedere cosa ha in mente Spalletti. E' una squadra nuova, nuovo ct, nuovi giocatori, è una fase sperimentale. Alla fine il risultato conta poco, non è un torneo - afferma il fan - Non importa se vincono o perdono, ciò che importa è vedere la qualità del gioco. Detto ciò, spero comunque che l'Italia vinca".
Oltreoceano, dove pure il tema razzismo è molto sentito, non è ancora arrivata l'eco della esclusione di Francesco Acerbi, sostituito da Gianluca Mancini, e delle polemiche per i presunti insulti razzisti rivolti dal difensore nerazzurro al brasiliano del Napoli Juan Jesus durante Inter-Napoli di domenica scorsa. I maxi schermi sono già pronti per chiamare a raccolta centinaia di tifosi, italiani e non.
La festa del calcio sarà soprattutto da Ribalta, il ristorante italiano che è anche sede del Napoli Club Nyc. Oltre alla visione delle partite, la serata del 23 marzo sarà dedicata ad un evento in collaborazione con la Federcalcio e l'Adidas, tra gli sponsor della Nazionale. A festeggiare gli Azzurri anche la Niaf, la National Italian American Foundation, che il 22 marzo ha organizzato per loro un cocktail di benvenuto.
Con questa amichevole la Grande Mela sta facendo 'prove calcistiche' in attesa della finale del campionato mondiale che si svolgerà nel 2026. La città si prepara anche ad avere il suo primo stadio di calcio. Secondo le stime, il progetto dovrebbe essere completato nel 2027. La struttura sportiva sarà costruita in Queens.
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