La Procura della Federcalcio,
apprende l'ANSA, ha aperto un'indagine sulla vicenda relativa al
licenziamento di una dipendente della Roma, dopo che un
calciatore della Primavera le aveva sottratto un video hard e lo
aveva diffuso tra i compagni. Sono già in corso gli
interrogatori e le acquisizioni degli atti. L'obiettivo della
Procura Figc è verificare
responsabilità di tesserati relative alla diffusione di video
privati della dipendente. Il club giallorosso ha diffuso una
nota in cui parla di "inesistente discriminazione sessuale e
disparità di trattamento". Il licenziamento, si sottolinea, ha
riguardato due dipendenti, donna e uomo, "che hanno registrato
il video" ed "è avvenuto lo stesso giorno e alla stessa ora".
Per il club era oggettiva "l'impossibilità di proseguire il
rapporto lavorativo", anche considerando che i due dipendenti
avevano un "coordinamento diretto con i minorenni". Nessun
accenno, nel comunicato, al furto e alla diffusione del video,
ma la Roma "ravvisato il tono diffamatorio della campagna
scaturita", ritiene che "sia in atto un chiaro tentativo di
attaccare e destabilizzare la società e il suo gruppo in un
momento cruciale della stagione sportiva".
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