Protagonista di un folgorante inizio
di carriera nel calcio professionistico, con la maglia del
Palmeiras, ad appena 16 anni, il 'ragazzo prodigio' Endrick, che
è stato anche in predicato di essere convocato da Tite per i
Mondiali in Qatar, comincia a sentire il peso delle aspettative
che ci sono su di lui, e ad esserne condizionato. Su ciò ha
influito anche la cifra, 60 milioni di euro più altri 12 di
bonus e commissioni varie, che il Real Madrid ha speso per
acquistarlo, lasciandolo in Brasile fino al compimento della
maggiore età (estate 2024).
In un'intervista all'edizione brasiliana di GQ, Endrick parla
del proprio momento, non positivo anche a livello calcistico (un
gol in 13 partite e la perdita del posto da titolare),
chiedendosi "perché hanno messo tutta questa pressione su di me.
A volte me lo chiedo, e ci sono situazioni che passano ogni
limite. Ah, lui è il nuovo Pelé', dicono di me, però nessuno
sarà come Pelé, lui è il re del calcio. Ma ora non posso farci
niente, e non serve chiedere che la gente non parli di me e
della mia vita. Ho sempre detto che avrei voluto che tutti i
brasiliani mi stessero accanto, ma ogni volta di più capisco che
ciò non è possibile e che ci sarà sempre qualcuno che mi
attacca". "Prima - dice ancora Endrick - facevo caso a ciò che
le persone dicevano di me, oggi non più. Mi piacciono i video di
Tik Tok, ma quando ce n'è uno su di me passo subito oltre".
"Ora ho bisogno di continuare a lavorare, come mi chiede il
mio allenatore Abel Ferreira, sono uno come tutti gli altri - lo
sfogo del 'gioiello' del Palmeiras -. Nessuno deve mettermi un
mano sulla testa e compatirmi. Abel ha una figlia della mia
stessa età, e capisce quando sono triste o irritato. Gli basta
darmi un'occhiata per capire".
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