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Milan, Ibrahimovic: sono ancora Dio e son pronto a tornare

Milan, Ibrahimovic: sono ancora Dio e son pronto a tornare

Lo svedese al lavoro, la chiamata potrebbe arrivare con il Torino

MILANO, 08 febbraio 2023, 19:13

Redazione ANSA

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Zlatan Ibrahimovic è pronto a tornare a disposizione del Milan, a partire dalla sfida di venerdì sera al Torino. In un'intervista rilasciata a Sport Mediaset, l'attaccante svedese ha parlato del suo imminente ritorno in campo: "Sono ancora Dio, sono ancora il numero 1: adesso torno e cambia la musica". Dopo il lungo stop seguito all'intervento chirurgico al ginocchio, all'indomani della vittoria scudetto, Ibrahimovic è deciso a non perdere altro tempo: "Ho tanta voglia, voglio fare tante cose, quello che ho perso in questi mesi". Il difficile momento della squadra non sembra turbarlo: "Non sono preoccupato, sono momenti normali all'interno di un campionato - prosegue - Ora dobbiamo parlare poco e dimostrare in campo il nostro valore. Le critiche? È normale, perché se non ti criticano non sei al top. A me criticano da 25 anni perché sono il numero 1, sono abituato". Nelle dichiarazioni a Sport Mediaset, Ibrahimovic parla anche di Rafael Leao: "Ha fatto un anno fantastico, ha vinto il premio del migliore giocatore del campionato. Poi il contratto, altri club che ti cercano, il Mondiale e tutto il resto. Ma lui deve restare concentrato e giocare a calcio".

 

A quattro giorni dal rientro sui prati di Milanello dopo il lungo infortunio, Zlatan Ibrahimovic intravede la possibilità di una prima convocazione. Che potrebbe concretizzarsi già per la serata di venerdì, in occasione della sfida interna al Torino. Lo svedese ha svolto il lavoro con il gruppo e potrebbe già rispondere alla chiamata di Pioli, per essere anche fisicamente vicino alla squadra in questo momento difficile. Sebbene nelle gambe abbia un minutaggio forzatamente ridotto a causa del lungo stop, il ritorno di Ibrahimovic (escluso dalla lista dei convocabili in Champions League) rappresenterebbe un'importante iniezione di fiducia per un gruppo alle prese con un periodo estremamente complicato in termini di risultati.   

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