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Mostre: 'Non ci prendono più', 40 anni dal Mundial in figurina

Mostre: 'Non ci prendono più', 40 anni dal Mundial in figurina

Museo modenese celebra trionfo Spagna '82 ricordando Pertini

ROMA, 17 giugno 2022, 19:24

Redazione ANSA

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Il Museo della Figurina di Modena celebra il 40/o anniversario dei Mondiali di Spagna '82 con una mostra visitabile da domani al 18 settembre. Il passaggio dagli anni '70 agli '80 segna una svolta importante nel mondo della figurina, i cui contenuti si rivolgono con sempre maggiore frequenza allo sport - al calcio soprattutto, connesso alla figurina in un binomio inscindibile - e al medium televisivo.
    A quarant'anni dalla Coppa del Mondo che vide l'11 luglio 1982 l'Italia vincitrice in una memorabile partita, non poteva mancare un approfondimento su un evento rimasto impresso nella memoria collettiva anche grazie a figurine che sono diventate di culto. Quel Mondiale rappresenta una sorta di 'wunderkammer del calcio', una galleria di calciatori straordinari entrati nell'immaginario degli appassionati, ma non solo. La mostra ripercorre le tappe della nazionale italiana a partire dalle qualificazioni, passando attraverso l'esordio a Vigo. E poi le partite memorabili contro Argentina e Brasile e i gol che conducono l'Italia alla finale con la Germania al Santiago Bernabéu. Di quel giorno tutti ricordano Sandro Pertini, con il suo "Non ci prendono più" , esclamato all'81' minuto della finale di Madrid e il re Juan Carlos in tribuna, le reti di Tardelli, Rossi e Altobelli e quel triplice "Campioni del Mondo!" ripetuto da Nando Martellini, ma anche la pipa e gli occhi felici di Enzo Bearzot che di quella vittoria è stato l'artefice. In Italia esplode una festa che è il simbolo della ripartenza di un paese.
    Si susseguono immagini destinate a restare, come le mani tese di Zoff che sorreggono la coppa e la partita a carte sul volo di ritorno. In mostra, una sezione è dedicata ai calciatori più iconici: è un Mondiale di grandi portieri e meravigliosi fantasisti, giocatori che all'estro, alle capacità tecniche e alla classe hanno legato le loro storie e la loro visione del mondo. Un'ultima sezione è rivolta alle città e agli stadi del Mundial spagnolo.
   

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