"Faccio i complimenti a Gravina per
l'ufficialità del professionismo nel calcio femminile, è un
momento più unico che raro". Lo ha detto Giovanni Malagò, numero
uno del Coni, nella conferenza stampa post giunta federale. "Ora
bisogna capire come si procede, c'è uno stanziamento statale per
supportare il progetto. Bravo calcio, ma è abbastanza
insostenibile pensare che la 21esima giocatrice della squadra
più scarsa del campionato femminile riceva uno stipendio minimo,
e altre atlete come la Goggia o la Egonu non siano
professioniste". Gli fa eco Silvia Salis, vice presidente
vicario del Coni: "Oggi è stata una giornata epocale, ma il
lustro del calcio non faccia derubricare il concetto di
professionismo sportivo". La Salis ribadisce infatti di come
questo sia "un tema immenso", dove "il mondo sportivo si gioca
tantissimo: la politica non deve pensare che il problema del
professionismo femminile sia risolto, o che il peso debba essere
sostenuto dalle singole federazioni".
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