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Serie A: Lazio-Torino 0-0, granata salvi

Calcio

Serie A: Lazio-Torino 0-0, granata salvi

Il Benevento è la terza squadra che retrocede in serie B

ROMA, 17 maggio 2021, 19:35

Redazione ANSA

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Quel punto di cui aveva bisogno per l'aritmetica salvezza il Torino se l'è guadagnato con una partita di grande sofferenza e sacrificio in casa della Lazio. Belotti e compagni restano in A e, con 4 punti di vantaggio, condannano alla B il Benevento, che domenica prossima sarà a Torino per una partita ormai inutile. Lo 0-0 contro i biancocelesti è merito del sacrificio di 10 uomini e della prova superlativa di un grande Sirigu, capace - dopo vari interventi decisivi - di ipnotizzare Immobile che, nel finale, ha calciato un rigore contro il palo.

La Lazio, ormai certa del sesto posto, gioca per onorare il turno di campionato. Assai meno tranquilla la situazione mentale dei granata, al primo match point salvezza. Dopo le batoste con Milan e Spezia (11 reti subite, una segnata) servono i gol e Davide Nicola si affida a Sanabria e Belotti. All'andata (6/a giornata), primo novembre dell'anno scorso, come in un incubo il Torino aveva avuto una chiara premonizione di quella che sarebbe stata la sua tribolatissima stagione: avanti 3-2 al quarto minuto di recupero della ripresa, i granata persero 4-3 incassando un rigore di Immobile al 50' e la rete di Caicedo al 53'. L'ecuadoriano questa sera è tra gli indisponibili (come Correa) e Simone Inzaghi punta ancora su Immobile e Muriqi. A centrocampo, assente Milinkovic-Savic, dentro Akpa-Akpro. Il primo tiro in porta e di Muriqi (7'), Sirigu risponde con una deviazione bella ma inutile: il kosovaro è in fuorigioco sul lancio di Luis Alberto. Al Torino lo 0-0 sta bene e la prima semi-occasione se la costruisce solo al 26', quando Strakosha contende un pallone a Sanabria ad un metro dalla porta. L'iniziativa è per tre quarti del tempo dei biancocelesti, ma senza particolari acuti offensivi. I granata badano a non scoprirsi, aspettano e, quando ripartono, mancano di precisione. Al 46' finalmente si vede Immobile. Sulla sponda di Muriqi, si libera di Nkoulou e con un diagonale batte Sirigu, ma l'arbitro Fabbri ha visto una spinta del numero 17 ed annulla.

Sull'unico, vero, brivido si chiude il primo tempo. Si riparte con gli stessi 22 ed al 3' Luis Alberto, servito da Immobile, impegna Sirigu con un bel tiro spiovente, alzato in angolo. Qualche minuto e Nkoulou è provvidenziale nel murare il sinistro pericoloso di Muriqi. Nonostante i ritmi non esasperati, in campo la tensione è evidente. La Lazio aumenta la pressione, il Torino arretra sempre più, ignorando Belotti e Sanabria. E infatti il paraguaiano si costruisce da solo il tiro che impegna Strakosha al 16'. Il primo cambio è della Lazio: fuori Fares per Lulic. Proteste per una spinta in area di Ansaldi su Muriqi, ma Fabbri fa proseguire e il Var conferma. Ora il Toro soffre e Sirigu devia con un piede la botta centrale di Lulic. Inzaghi cambia ancora: escono Luiz Felipe e Leiva, dentro Patric ed Escalante. Torino sfortunato al 25'. Nel primo duetto tra le punte, Belotti serve di testa Sanabria che colpisce bene, ma centra il palo alla destra di Strakosha.

La Lazio risponde subito con un tiro di Lazzari che colpisce l'esterno della rete. Inzaghi esaurisce i cambi con Parolo per Radu e Pereira per Akpa-Akpro. Nicola non tocca nulla, forse per non spezzare l'incantesimo che fin qui ha funzionato. E Sirigu sembra dargli ragione superandosi sulla conclusione di Escalante. A 7' dalla fine il Toro è a un passo dal baratro: contatto Nkoulou-Immobile e rigore per la Lazio (l'attaccante non è in fuorigioco, come chiedono i granata), ma dal dischetto l'attaccante centra il palo. Così come fa Lazzari nel recupero. L'incantesimo regge, il Toro resta in Serie A.

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