Dalla questione Superlega alle nuove
nomine delle cariche apicali degli organismi della giustizia
sportiva. Sono alcuni dei temi sul tavolo del consiglio federale
della Figc di domani. All'ordine del giorno del presidente
Gabriele Gravina c'erano altre questione già previste prima che
il caso Superlega deflagrasse a livello mondiale. Come ha già
lasciato intendere, la volontà della Federcalcio non è quella di
punire preventivamente ma mandare un messaggio ai naviganti in
perfetta sintonia con la Uefa, nel cui Esecutivo Gravina è stato
eletto questa settimana. Verrà quindi posta all'attenzione dei
consiglieri federali una norma cautelativa che, quando sarà
approvata, prevederà l'esclusione dai campionati federali
(attraverso il meccanismo delle licenze nazionali) per quei club
che decideranno in futuro di aderire a competizioni non
riconosciute da Uefa e Fifa. Ma visti gli sviluppi degli ultimi
giorni, con il numero uno della Uefa Aleksander Ceferin sul
piede di guerra, non sono da escludersi prese di posizione più
dure nei confronti dei club secessionisti. In parallelo infatti
c'è anche l'evolversi della politica interna e in particolare
quella della Lega di A. Con le società spaccate in due fazioni
dopo la richiesta avanzata al presidente Paolo Dal Pino da parte
di undici club di indire una nuova assemblea che valuti le
possibili "conseguenze" per i "gravi atti" posti in essere da
Juventus, Inter e Milan legati alla loro adesione al progetto
Superlega.
Un altro tema che Gravina porterà in consiglio sarà
l'equilibrio dei bilanci nella campagna trasferimenti. Saranno
inoltre formalizzate le nuove nomine per tutte le cariche
apicali degli organismi di giustizia sportiva, quindi presidenti
di Tribunale federale nazionale, Corte d'appello federale, corte
sportiva d'appello e Procuratore federale. L'attuale pm Giuseppe
Chinè ha già avanzato richiesta di conferma.
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